Terapia intensiva con Atorvastatina nei pazienti con malattia coronarica stabile ?


Studi precedenti hanno dimostrato che il trattamento ipocolesterolemizzante intensivo offre dei benefici nei pazienti con sindromi coronariche acute.

I Ricercatori dello studio TNT ( Treating to New Targets ) hanno valutato in modo prospettico l’efficacia e la sicurezza della riduzione dei livelli di colesterolo LDL al di sotto di 100 mg/dl ( 2,6 mmol per litro ) nei pazienti con malattia coronarica stabilizzata.

Allo studio hanno preso parte 10.001 pazienti con coronaropatia, clinicamente evidente, e livelli di colesterolo LDL inferiori a 130 mg/dl ( 3,4 mmol/l ).

Questi pazienti sono stati assegnati in modo casuale a ricevere Atorvastatina ( Lipitor ) 10 mg/die oppure 80 mg/die.

Il periodo osservazionale è stato di 4,9 anni.

L’end point primario era rappresentato dal presentarsi di un primo evento cardiovascolare maggiore, definito come morte a causa di malattia coronarica, infarto miocardico non-fatale, resuscitazione dopo arresto cardiaco, ictus fatale o non fatale.

I livelli medi di colesterolo LDL sono scesi a 77 mg/dl ( 2 mmol/l ) dopo trattamento con 80 mg di Atorvastatina e a 101 mg/dl ( 2,6 mmol/l ) nel gruppo trattato con Atorvastatina.

Un evento primario è avvenuto nell’8,7% ( n = 434 ) dei pazienti trattati con 80 mg di Atorvastatina rispetto al 10,9% ( n = 548 ) dei pazienti, che hanno assunto 10 mg di Atorvastatina.

E’ stata osservata una riduzione assoluta nell’incidenza di eventi cardiovascolari maggiori del 2,2% ed una riduzione relativa del rischio del 22% ( hazard ratio, HR = 0,78; p < 0,001 ).

L’incidenza di aumenti persistenti nei livelli di aminotransferasi è stato dello 0,2% nel gruppo Atorvastatina 10 mg e dell’1,2% nel gruppo Atorvastatina 80 mg ( p < 0,001 ).

Secondo gli Autori il trattamento intensivo ipolipemizzante con 80 mg/die di Atorvastatina nei pazienti con malattia coronarica stabile fornisce significativi benefici clinici rispetto al trattamento con Atorvastatina 10 mg/die.
Tuttavia l’impiego del più alto dosaggio di Atorvastatina è risultato associato ad un significativo aumento dei livelli di aminotransferasi.

Sono stati riportati cinque casi di rabdomiolisi: 2 nel gruppo Atorvastatina 80 mg e 3 nel gruppo Atorvastatina 10 mg. ( Xagena2005 )

LaRosa JC et al, N Engl J Med 2005, Early Release

Cardio2005 Farma2005


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